Strutture in legno

Il legno è un materiale duttile e leggero che può essere usato per costruire un fabbricato sismico in alternativa al cemento armato e all’acciaio. Il legno è un materiale che non rilascia emissioni di polveri o fibre nocive, è riciclabile, riutilizzabile, ed è un buon isolante termico.
La tipologia costruttiva più utilizzata per gli edifici sismici in legno a più piani è il sistema strutturale in legno a pannelli portanti (X-Lam), costituito da pannelli in legno massiccio a strati incrociati e incollati, formato da lamelle sovrapposte e incrociate una sull’altra, con la fibratura ruotata di 90°.

L’uso del legno ha dei vantaggi nei tempi di costruzione, soprattutto quando si utilizza una struttura prefabbricata standard. I vantaggi principali sono: minor tempo di esecuzione, assenza di getti di calcestruzzo, minor peso, maggiore manovrabilità degli elementi strutturali. Questi vantaggi si riducono quando si costruiscono fabbricati con una forma e tipologia definita secondo le richieste del committente.

Negli ultimi anni c’è stato un aumento dell’uso del legno, soprattutto nella costruzione del solaio di copertura delle mansarde in fabbricati residenziali. I solai in legno sono costruiti con tavolato in perline e travi portanti in legno lamellare, costituito da lamelle in legno massiccio sovrapposte, con fibrature unidirezionali incollate a pressione, che hanno maggiore resistenza del legno massiccio stagionato. Nelle costruzioni in legno i collegamenti dei nodi strutturali sono i particolari costruttivi che richiedono più precisione e accuratezza di esecuzione, perché sono i punti fondamentali che garantiscono la resistenza e la rigidità della struttura sottoposta all’azione della forza sismica.

Particolari costruttivi nelle strutture in legno

Per i collegamenti dei nodi strutturali si utilizzano giunti a scomparsa, che garantiscono sicurezza e un minore impatto estetico.

I principali giunti a scomparsa sono:

Collegamenti legno-legno con innesti fresati, chiodature e viti speciali

La trave secondaria viene fresata nella parte terminale, riducendo la sezione di non più di 5/7 cm. La sezione terminale viene alloggiata nella tasca, con le stesse dimensioni, creata nella trave principale. L’unione viene saldata con viti a testa svasata. Questo tipo di collegamento permette di unire le travi senza sovrapporle, in modo da avere un tavolato con piano di appoggio uniforme su tutte le travi.

Collegamenti legno – legno e legno – cemento  con staffe a scomparsa in lega di alluminio ad alta resistenza

La staffa  è un elemento in lega di alluminio ad alta resistenza, prodotta per estrusione  senza saldature, a forma di  T, dove la testa è la base e la parte verticale è la lamina a scomparsa. La base della staffa viene fissata alla trave principale in legno con chiodature inserite nei fori già predisposti. La trave secondaria viene fresata nella parte di contatto creando una tasca che copre la base e una fessura-intaglio in cui si alloggia la lamina verticale. Per garantire la resistenza del giunto vengono inserite nei due lati della trave secondaria le viti di fissaggio alla lamina interna.

Quando si ha la trave principale in calcestruzzo, si utilizzano le stesse staffe e le procedure descritte per il legno, con l’unica differenza dell’uso di spinotti auto foranti per il fissaggio nel calcestruzzo.