Rinforza la tua casa

La tua vecchia casa si può rendere antisisimica?

Il D.M. del 29/02/1984 ha aggiornato la zonizzazione sismica dell’Italia. Da questa data tutti i comuni della provincia di Forlì-Cesena  sono stati classificati in zona sismica con diversi gradi di pericolosità.
Tutti gli edifici costruiti prima del 1984 – ad esclusione di quelli dei Comuni di Bagno di Romagna, Galeata e Verghereto che erano già in zona sismica fin dal 1964 – sono tutti a rischio sismico. Per fortuna la moderna tecnica edilizia, gli strumenti di controllo e i nuovi materiali ci consentono di migliorare la resistenza delle strutture, e ridurre il rischio sismico degli edifici esistenti.

Quali sono i segnali di cedimento e indebolimento delle strutture di un edificio?

Fessurazioni e setole nell’intonaco: le fessurazioni e le setole dell’intonaco sono segnali di un qualche dissesto o movimento, anche millesimale, dell’edificio ma non sempre sono segnali di pericolo imminente o di un cedimento importante delle strutture. Per definire la gravità delle lesioni è necessario scrostare l’intonaco fino a scoprire la struttura sottostante, e solo se le lesioni hanno inciso anche la muratura e/o il cemento armato sono necessarie opere di riparazione e consolidamento delle strutture dell’edificio 

Quali sono gli elementi della struttura dell’edificio da controllare, verificare e rinforzare?
  1. Le fondazioni.
    Le fondazioni sono la base dell’edificio e devono essere sempre controllate con saggi e carotaggi in sito. Se l’edificio ha un piano interrato o seminterrato in cemento armato, le fondazioni esistenti sono di solito sufficienti a sostenere i carichi trasmessi dal fabbricato soprastante (in assenza di soprelevazioni).
    Le fondazioni degli edifici in muratura, senza piano interrato in cemento armato, devono essere sempre verificate ed eventualmente rinforzate .
  1. I muri portanti dell’edificio.
    La struttura portante di un edificio in muratura è formata dai muri perimetrali, dai muri interni di spina e dai muri del vano scala. I muri portanti sono in laterizio e malta di calce a due teste e hanno spessore 30cm, e quelli a una testa spessore 15cm.
    I muri interni di spina e  i muri del vano scala ad una testa sono il punto debole della struttura, e quindi sono da rinforzare per ottenere maggior sicurezza e diminuire la classe di Rischio Simico. 
  1. I solai
    I solai di piano e il solaio della copertura possono essere costruiti con diversa struttura: struttura in legno, struttura mista con travi di acciaio e tavelloni, struttura con pignatte di laterizio e travi in cemento armato. Tutti i solai devono essere verificati per i carichi che devono sostenere ai sensi delle normative di legge vigenti.
    I solai che non risultano essere in grado di sostenere i carichi abitabili devono essere consolidati e rinforzati
  1. Travi e Pilastri in cemento armato
    Le travi e pilastri in cemento armato devono essere controllati, in particolare  scrostando l’intonaco superficiale, per verificare che non ci siano lesioni e/o fessure che incidono il cemento in profondità.
    Le travi e i pilastri lesionati devono essere consolidati e rinforzati
  1. Strutture in acciaio
    Devono essere controllati i collegamenti  degli elementi strutturali: bulloni, saldature, piastre di ancoraggio alle fondazioni e giunti trave-colonna per verificare che non ci siano anomalie, distacchi dei bulloni, difetti nelle saldature che compromettono la stabilità e la sicurezza dell’edificio.
    I collegamenti e i controventi indeboliti e/o difettosi devono essere consolidati e rinforzati.

In questo articolo sul Consolidamento degli edifici, è spiegato più dettagliatamente come avviene il rinforzo delle strutture. 

Gli interventi di consolidamento sismico possono essere oggetto di sisma bonus, che ti permette di avere una detrazione fiscale IRPEF nell’arco di 5 anni fino a 96.000 euro.  Leggi il nostro articolo a riguardo!