Scegliere una carta da parati
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La carta da parati è un elemento di arredo potente e versatile che permette di rinnovare l’home design a un costo contenuto. Il principale ambito di applicazione della carta da parati è nel residenziale, perché nasce dal sempre eterno desiderio umano di decorare le pareti di casa. L’architettura moderna e le tendenze minimaliste hanno limitato in passato l’uso della carta parati, ma negli ultimi anni abbiamo assistito a un forte ritorno, grazie soprattutto agli effetti speciali resi possibili dalle nuove tecnologie di stampa.
La stampa in digitale consente una grande varietà di personalizzazione senza compromettere la resa grafica, e questo ha scatenato la fantasia di graphic designer ed arredatori. Al giorno d’oggi è possibile stampare immagini fotografiche su supporti vinilici molto resistenti, in alcuni casi lavabili e adatti anche all’arredamento del bagno e della cucina.

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Una delle prime aziende a intuire il rinnovato potenziale delle carte da parati è stata Wall&Decò, fondata dal fotografo Christian Benini nel 2005, quando si rende conto che una stampa in grandi dimensioni di una foto poteva essere usata non solo come fondale di un set fotografico, ma diventare uno sfondo decorativo permanente.   
Oramai esiste l’imbarazzo della scelta, grazie ai tanti produttori di qualità disponibili sul mercato, soprattutto in Italia. Segnaliamo: Glamora, Inkiostro Bianco, Borastapeter (scandinavi e floreali) ( London Art (sono italiani, a dispetto del nome) e Cole and Son (loro sono veramente inglesi).
Chi invece fosse interessato a uno stile vintage ispirato alla precedente epoca d’oro della carta da parati, può sfogliare le proposte di Wallpaper from the 70’, interessante anche per rendersi conto dell’evoluzione degli stili più contemporanei.

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La potenza della carta da parati deve tuttavia essere usata con cautela; è possibile fare fotomontaggi per rendersi conto del risultato finale, ma finché non la si sarà posata esisterà sempre il timore di avere fatto la scelta giusta!
Scegliere una carta da parati troppo semplice non ha senso, tanto varrebbe allora una semplice tinteggiatura, ma anche una carta molto vivace e fantasiosa non è adatta per tutti gli ambienti e potrebbe presto stancare, soprattutto se impiegata su pareti di grandi dimensioni.
Il consiglio è quello di non farsi invaghire a prima vista dai disegni troppo modaioli, soprattutto se si sta arredando un’abitazione e non un locale aperto al pubblico che rinnova la sua immagine con frequenza, e avere una visione d’insieme del progetto di interni. Quando possibile, è sempre meglio scegliere la carta da parati insieme a tutto l’arredamento, per abbinare i colori nel modo migliore.

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In questo nostro progetto di ristrutturazione di un appartamento abbiamo scelto una carta da parati dal motivo naturale per la parete in testata del letto matrimoniale: il disegno fresco si abbina bene con il parquet in legno e i toni neutri dell’arredo.
Ci piace usare al carta da parati perché permette di trasformare l’aspetto di un ambiente anche con costi contenuti, e si presta bene a ristrutturazione e rinnovamenti. Altri progetti residenziali dove l’abbiamo impiegata sono questa bifamiliare e questo appartamento.  

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Una delle ultime novità riguarda la carta da parati per esterni, che utilizza un supporto in fibra di vetro e primer speciali per resistere agli agenti esterni, e che consente di riprodurre l’aspetto di rivestimenti materici o grafiche più astratte.
Non consigliamo di posare la carta su tutte le pareti esterne dell’edificio, ma può essere una soluzione intrigante per caratterizzare alcuni scorci prospettici, o nel caso di ristrutturazioni quando non è possibile eseguire interventi più invasivi sulle murature della casa.

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